Allergeni alimentari specifici
Conoscerli può salvarci la dieta.
Per alcuni la diagnosi di allergia alimentare può risultare davvero inaccettabile, dato che le terapie si basano principalmente su diete di esclusione. Immaginate di venire privati improvvisamente di un alimento di cui siete ghiotti a causa di un allergene presente al suo interno. Per questo motivo è importante fare chiarezza e conoscere nello specifico gli allergeni da cui stare alla larga.
Facciamo l’esempio di molluschi, pesci e crostacei: si tratta di una delle allergie alimentari più frequenti e solitamente ritenute assimilabili: a chi è allergico ai molluschi viene raccomandata una dieta priva di qualunque prodotto ittico. Ma gli allergologi ci spiegano che questi alimenti non presentano tutti gli stessi allergeni. Esiste invece una correlazione tra l’allergia a crostacei/molluschi e la sensibilizzazione agli acari della polvere perché, in quanto invertebrati, possiedono alcuni allergeni in comune. Tra essi il più importante è la tropomiosina, mentre un allergene contenuto nel muscolo di molti pesci è la parvalbumina, una proteina tra l’altro molto resistente alla cottura e alla lavorazione. Per questo motivo le persone allergiche al pesce raramente sono sensibilizzate anche verso altri prodotti ittici, quali crostacei, e non è detto che debbano eliminare dalla loro dieta tutti i tipi di pesce.
Per individuare correttamente l’allergia specifica a cui siamo soggetti è sufficiente effettuare un test allergologico con prelievo venoso presso un laboratorio specializzato..