Streptococco: niente allarmismi!

In questi mesi si sono registrati in tutta Europa molti più casi di infezioni da Streptococco gruppo A rispetto al passato.
Come indicato da OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e da ECDC (European Center for Disease Control and Prevention) sono in aumento sia le formi lievi responsabili di faringite, faringotonsillite, scarlattina e infezioni della pelle, sia le forme più invasive.

Perché questo aumento di infezioni da Streptococco A?
Dalle indagini eseguite in Gran Bretagna, Francia e Svezia non sono emersi cambiamenti genetici nei ceppi streptococco responsabili delle infezioni attuali confermando che non siamo di fronte a streptococchi ‘nuovi’ rispetto a quelli circolanti negli anni passati.

Quali potrebbero essere le cause?
Principalmente ambientarli perché possiamo ipotizzare che a seguito delle precauzioni prese durante il periodo del lockdown dell’epidemia del covid, lo Streptococcco sia circolato molto meno di prima ma che al momento del ritorno alla normalità (scuole, lavoro e socialità) i batteri dello Streptococco, tornati in circolazione, abbiano trovato basse difese immunitarie.

Perché fare un tampone faringeo?
lI test per lo streptococco viene eseguito per determinare se un bambino o un adulto hanno un’infezione batterica causata dallo Streptococcus pyogenes, noto anche come Streptococco beta-emolitico di gruppo A. Sono oggi disponibili tamponi rapidi molto utili per confermare o meno la presenza di un’infezione batterica ed eventualmente indirizzare la cura verso un trattamento antibiotico.

E’ consigliabile a tutti i genitori di rivolgersi, per eseguire il tampone faringeo in maniera corretta, ad un operatore professionalmente preparato.

 

 

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*Il titolo “Streptococco: niente allarmismi! ” è tratto da un’intervista ad Antonino Reale, pediatra dell’Istituto per la Salute del Bambino Gesù di Roma – leggi l’intervista